In apoteosi di proclamate fiamme
O voi,
voi che avete da bere
l’eguale mia sete stupente
in voragini di lacrime e di sabbia,
lasciatevi scollare
dai monumenti del futuro,
quegli altezzosi occhi addomesticati al niente
che non acquisiscono forma né sostanza,
e indotti a masse
tra le contemporaneità terrene
del frastuono e dell’oblio
declinate il vostro vedere subdolo
nei ghirigori di una consapevolezza ghettizzata
fino a che il perimetro del silenzio preterintenzionale
calcoli la velocità della combustione
tra creatura e meraviglia, dimora e volontà,
in apoteosi di proclamate fiamme.
(06/07/2022)