Movimenti collerici, acclamazioni taciturne che vegliano nella notte indomita, di là dei mutevoli filamenti ossei, pietrosi, fossano i loro epicentri capitali in carnee superfici caliginose, scheggiate dall’immersivo anelito infantile baluginante l’etere, per la riproducibile compensazione della faglia lavica dal semitono acquatico.
(26/02/2023)