Conciliarsi al mondo come dei presunti sopravviventi, nella più stolta presunzione di non affondare mai le proprie ciglia dentro le acque corrotte dei lamenti effimeri, dei vertebrati pianti, rende le creature coscienziose irragionevoli dinanzi al retro-pensiero immobile dell’osceno porsi in essere nella occulta storia dei popoli dove anche il tarlo premonisce sulla desolazione umana in favore di tutte le perplessità coinvolte.
(11/12/2022)