Quando compirò il mio tempo,
e nulla in me non sarà più,
di cellule increate porterò il gene
la sostanza e il vertice del peso.
Assimilato allo spazio del mio dire,
del mio eseguire e del mio volere,
concepirò il divenire ultimo
del mio medesimo sapere.
In forme di assolute consapevolezze
m’installerò in ogni teoria umana
riergendo la materia che mi consiste
e colmerò, per ogni risurrezione,
l’implosa tua lacrima con la mia storia,
o anima, o celeste, o mia amatissima sposa.
(16/09/2021)