Avete reso ai vostri pegni la moneta peggiore per insabbiare mari e montagne predicando amore, fratellanza e solidarietà ai popoli tutti, o traviate, spacciando nelle loro carni e nella loro più intima innocenza i vostri escrementi visivi come oblazione solamente a voi gradita in uno scenario multiplo di terrificanti olocausti. Non vi rinfrancherà l’anima, no, non ve la rinfrancherà il vostro modus operandi né vi gratificherà mai la mente, matrigna di quell’idea frutto di un pensiero imputridito e pronto al suo ultimo tonfo sordo, inaccessibile e inascoltato. Ecco. Esordierà il sangue regale che fuoriuscii in fiotti di condanna dal capo sfregiato dell’ariete senza macchia. Goccerà lento, imperituro nel contatto, per esaudire le crudeli stimmate carbonizzate, anelanti un nome senza pace, che invocano requie dalle vostre bocche slargate le quali risiedono tra i sepolcri postumi della vergogna e dell’infamia.
(26/03/2022)