Come si gioisce per un figlio
quando i suoi occhi
sono bagnati per la prima volta
dalla luce
così ti allegrerai tu
per le rovine scomparse
e per la generazione che t’aspetta,
adorna come una vergine sposa
e pronta ad essere accolta
nella stanza del suo amato re.
Poiché sarai padre,
padre della più feconda terra
e la tua discendenza
il diadema regale sul mio volto,
ove il tuo sorriso
possederà tutto il nostro amore
quando, a labbra congiunte,
si poserà compiuto nel mio.
Sì. Ho fatto di te, oggi,
in queste nozze
che allieteranno il cuore
degli assenti, dei presenti, –
col vino buono
della mia consolazione –
la mia avverata parola, la mia forte città,
e prima che si chiudano le sue porte
avanti agli occhi spalancati di troppe coscienze
io stesso, immergendomi nel verbo che ti volle uomo,
incarnerò il seno invitto della tua rinascita.
(16/01/2022)