Inno a Gerusalemme

Guarda e tendi
alla Natura immobile
e con Lei contempla

Con occhi al cielo
e orecchi all’aria
saluta il giorno
e la falce della morte
con l’ultima mano

Balsamo per la vista
e Suono per l’accesso
ancora guarda e ascolta
mentre lasci ogni speranza

Oltre v’è Dio
ed è tua questa certezza
Oltre sei tu
ed è Sua la tua certezza

Al Suo cospetto nulla
essere null’altro che nulla
mentre la tua anima
non è più la tua
e attratta al Magnete
si dimentica di te

Così è detto
ed il manico del bastone
incastrato nell’unta pietra
canta per Gerusalemme

Ecco con che gaudio
tu sei ciò
e con che gaudio
sei ciò e tu

E in quel che è stato scritto
canti per la Sua Fortezza

– 2007 –