Per i popoli che verranno. Per farne memoria.
Signore, la tua misericordia io invoco,
mio Dio abbi pietà del tuo servo.
Salvami dall’impeto dei fiumi,
dalla piena delle acque traimi in salvo.
Il dardo delle tenebre non mi colpisca,
scampami dalle grinfie del nemico.
Non abbiano a vantarsi su di me
coloro che non ti cercano.
Ricada sui miei nemici la tua condanna,
come fango li attanagli un’onta perenne.
Tu compi prodigi per il tuo servo,
per questo, o Dio, riflettano le genti.
Anche i lattanti ti devono lode,
chi non ti conosce saprà che tu sei.
Del tutto immersa nelle grandi acque
l’anima mia si è abbeverata solo di te.
Cantate inni al nostro Salvatore,
alzi il suo capo chi cerca il Signore.
Coloro che attentano alla vita dei tuoi servi
restino attoniti e li sorprenda la notte.
Ma chi spera nella tua salvezza
non sia mai più confuso.
Un popolo che non ti conosce ti cerca,
oggi e sempre il tuo nome sia innalzato.
Il Signore è grande, i popoli tutti ti acclamino,
tu ci scampi dalla furiosa tempesta.
La fossa che gli empi mi hanno scavata
diventi la culla per tanta generazione perversa.
Nel guardare il tuo servo, Dio, mio Dio,
siano svergognati gli occhi dei malvagi.
Il dardo delle tenebre è più acceso che mai,
è diretto verso il nemico che lo ha lanciato.
Io, alla tua presenza, vivo di piena letizia
e contemplando il tuo volto vedo il mio.
Il tuo nome, o Dio, è un nome eterno
e chi ti invoca con fede non resterà deluso.
Abbiatene timore, voi, popoli tutti e nazioni,
perché il Signore rigetta i potenti della terra.
Sollevi il suo sguardo chi teme il Salvatore,
egli solo decide vittorie per i suoi servi.
La tua benedizione, o Padre Altissimo,
ci conservi nel tuo nome per la vita eterna.
La tua grazia non abbia mai a mancare,
ungine il capo dei tuoi consacrati.
La tua misericordia, Signore, io invoco,
mio Dio ricordati del tuo servo.
(13/12/2024)