«Dio gli disse:
“Il tuo nome è Giacobbe.
Ma non ti chiamerai più Giacobbe:
Israele sarà il tuo nome”.
Così lo si chiamò Israele. Dio gli disse:
“Io sono Dio l’Onnipotente.
Sii fecondo e diventa numeroso;
deriveranno da te una nazione
e un insieme di nazioni,
e re usciranno dai tuoi fianchi.
Darò a te
la terra che ho concesso
ad Abramo e a Isacco
e, dopo di te,
la darò alla tua stirpe”.»
(Gen 35, 10-12)
Non temere mio piccolo gregge, vermiciattolo di Giacobbe. Non vedi? Io ti conto uno ad uno, l’altro dopo l’altro, ancora. Pure. Scapperai, e scappando ti volgerai nel mio viceversa andando a guado, adesso, nella mia volontà e a tentoni, poi, andrai lento come appartato in quell’inquietudine che per me ti volle solo, solo nel tacito ingresso all’estenuante lotta ove l’ampio forcipe ti ricondurrà nell’avvenire della tua stirpe, la mia eletta, la tua forza. E verrò a te, io ti abiterò sulle labbra d’una voce che renderà dritto ogni sentiero preparato per noi.
(07/03/2022)