La creatura espansa
Annuvola anche l’abisso neutrale precipitante nel morso eterico del suono, nel quale ha posto indenne la sua dimora recettrice l’introspettiva dimensione dell’infanzia orizzontale, quando la creatura espansa provvede, in contaminazioni di razza, all’evoluzione di una forma meteoritica, sovvertente gradualità sintetiche della sostanza placentare bissata in liste di olocausti naturali quando, ad arse ricadute del sintomo e del genere, l’ibernazione della gravida sensorialità espone la malleabile superfice dello stupore vegetale ad ardere l’insigne massa delle ragioni ambientali e delle umane volontà in lingue aleggianti educazioni di spirito per l’aritmia lignea della larva.
(18/05/2022)