“Vera è la parola e la lotta è grande.”
(Dn 10, 1)
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Io, generato essere in una recettiva esperienza di residente umanità, vivo l’attuale durata del divenire di ogni temporaneità divenente nella mia condizione di figlio, di padre, affermato e confermato da una neutralità identitaria che va sublimando del cielo l’appartenenza, l’incarnazione, la parola, su di una terra sempre più remota dall’invitto anelito che l’ebbe a possedere per i luminosi fasti della sua creazione, e straniera di quell’amore, di quella libertà e di quella pace che la vorrebbero dell’uomo compagna, sorella e madre. E della verità ne testimonia ovunque lo spirito.
(16/10/2024)