La parusìa del Signore


«Vieni, Signore Gesù» (Ap 22, 20)

Gli chiedemmo: quando tutte queste cose avverranno?

Ed Egli ci rispose in modo comprensibile, finalmente senza similitudini che potevano portarci all’inganno per la nostra durezza di cuore.

Badate a non lasciarvi ingannare dalla parola vana, da quella che non istruisce ma distrugge, quella che non proviene dal Padre vostro, l’unico che dovete chiamare tale su questa terra, il solo che in segreto scruta i cuori, l’unico che guarda l’umiltà della preghiera e della carità. Molti vi tradiranno e, portandovi con facilità in errore, vi perseguiteranno dicendo di voi cose false a causa del mio nome. Alcuni di voi saranno uccisi ed altri finiranno per questo motivo con lo scandalizzarsi di me. Non temete in quei giorni, badate piuttosto a tenere salda in voi la fede. Saranno momenti, quelli, in cui le Scritture si compiranno affinché questa generazione dia il suo alto tributo per il sangue versato dai profeti e dai figli di Dio, da Abele il giusto sino a Zaccaria, ammazzato tra parola ed altare. Ci saranno terremoti, rumori di guerre, falsi cristi che vi tenteranno con portenti lasciando credere che io sia lì o là. Non credetegli. Quando il Figlio dell’uomo verrà lo farà in tutta gloria coi suoi angeli e radunato dai quattro venti il popolo eletto lascerò che al suono della grande tromba la potenza divina scenda come la folgore, da oriente ad occidente. Sperate che quel giorno non accada né d’inverno tantomeno nel giorno del Signore, il sabato, poiché si proclameranno beate le sterili e come ai tempi di Noè in cui gli uomini prima del diluvio si ubriacavano e fornicavano, cadevano nell’adulterio e nell’idolatria offendendo il nome onorabilissimo del Padre vostro, prima che a due a due il puro e l’impuro e uomini e bestie entrassero nell’Arca, così in quel giorno chi sarà nei campi a lavorare io vi dico che uno sarà preso ed un altro lasciato, così come io vi ripeto che come la Scrittura dice maledetto quell’uomo che confida nell’altro uomo, ecco: se non fosse per i pochi eletti quei giorni non sarebbero abbreviati. Difatti gli uomini moriranno soprattutto per la paura dei segni che mortificheranno il mondo e il principe di questo mondo. Allora, quando vedrete l’abominio della desolazione traversare la città santa, di cui parlò il profeta Daniele, chi legge intenda ora, sappiate che avrete la risposta alla vostra domanda poiché il tempo si compirà. E vedrete il Figlio dell’uomo scendere dal Cielo con tutta la sua potenza e la sua Gloria, gloria ricevuta dal Padre, e col braccio destro farà giustizia, prima del grande Giudizio. Quando avverrà quel giorno, quell’ora, nessuno lo sa. Nemmeno il Figlio che è nel seno del Padre. Solo Questi conosce tutto e tutto ha disposto. Non siate come i farisei e gli scribi. Sappiate riconoscere i segni dei tempi. Non temete fratelli. Io sarò con voi fino alla fine del mondo, per la riconciliazione del popolo eletto col Padre, per il riscatto di Israele, per l’edificazione della Gerusalemme Celeste. Ve l’ho detto molte volte. Ci sarà immensa tribolazione ma abbiate fiducia in me e nelle mie parole. Io ho già vinto il mondo. E così dico che non passerà questa generazione prima che tutte queste cose le accadano.

(18/06/2020)