Clamori, piaceri, poteri.
Ciò che c’era da fare non è ancora stato fatto.
Nel nosocomio dimenticato perfino dai dimenticati
la modernità in disavanzo sciopera,
persuasa dalla sua medesima lotta,
per un mondo più complice, tossico e disperato.
Qualcuno disgiunge le mani
su di una barella color sangue, odore di cloro,
e le incrocia come suo ultimo gioco
tra ossigeno ed azoto.
E improvviso avanza,
avanza con passo da camerato,
l’infermiere del turno sempre più scoperto
calpestando irrimediabilmente la scatola nera
contenente le proposte di tutte le distruzioni del genere,
questo genere di bugiardino arrotolato e inverso
infettato dalla somma delle verità definitive ed espresse.
Clamori, piaceri, poteri.
Ciò che c’era da fare non è ancora stato fatto.
(26/05/2022)