La vita nel candelabro dalle sette fiamme



Una tavola imbandita dall’odio, dal disprezzo, dall’incapacità di amare, di essere vita, anzitutto, e poi uomo, donna. Quello che si afferma giorno dopo giorno nella società cosiddetta libera e democratica non è altro che il resoconto di tanti vili soprusi, di efferati delitti, di attentanti all’umanità partendo dai suoi universali diritti, d’inammissibili scandali commessi da coloro i quali quegli scandali ipocritamente condannano, di buffonate mediatiche, d’indegna amministrazione e di verità costantemente profanate, calpestate, addirittura messe al bando ed infine condannate. Occorre forse una riflessione di massa anche se molti, troppi, fingono di non avere una coscienza e poi, di nascosto, al buio, tentano di lavar via tutte le brutture che la infangano. Ma chi ha imbandito la mia tavola? Chi ha dato ordine di sedere a chi oggi siede? Ecco, il resoconto prossimo sarà questo: non una società, non una democrazia, non un sopruso, non un delitto, non un’umanità, non uno scandalo, non una profanazione, non un ladro, non un assassino, non un menzognero, non un idolatra, non un perverso, non il buio, non l’ombra, non il freddo, non il sole, non una tenebra. Io caccerò uno dopo l’altro chi con il potere della violenza indegnamente si è seduto alla mia mensa e chiamerò a raccolta gli ultimi, i dimenticati, i soli, gli oppressi, gli esiliati, e li farò tutti accomodare coi miei figli, provenienti dalle quattro facce sfregiate di questo mondo. Ecco. Io sono il festeggiato e il sette lumi che ho posto sulla mia tavola si è appena acceso. Io sono la luce, io sono colui che darà nuova vita alla vita che non avrà più bisogno né di calore, né di sole. Io sono il pane, chi mangia me non avrà più fame. E sono il vino. Chi alza il mio calice per abbeverarsi non avrà più sete. Ascoltatemi tutti popoli, o popolati. Saprete che nulla, nulla di luminoso potrà mai essere nascosto, così come tutto ciò che è nascosto verrà alla luce. Io sono il principio e la fine, la vita nel candelabro dalle sette fiamme che da sempre ardono.

(30/01/2022)