Le distruzioni del genere umano sono collocate nelle latitudini sommarie della scienza e del progresso, tra menzogna e intelligenze artificiali che ne liquefano il processo concettuale dovuto, in termini esclusivamente paritetici e bilaterali, alla sostanziale malformazione – indotta da fattori geopolitici e sociali – della primordiale libertà. A quale sapere, verso quali attributi conoscitivi sarà veicolato l’essere collettivo soggettivizzato nell’attorno intellettivo del rapporto delle masse? Serbare desiderio di salvezza e volontà ricreatrice dei filamenti cosmogonici è pertanto un dovere di ogni creatura umana intinta con l’acqua della consapevolezza presso la sorgente della vita. E così, forse soltanto in codesto manifesto modo di attingere il sano e il bello che l’antiuomo, questa mezzanotte incarnata dell’epoca, potrà nuocere alla di sé stessa causa lasciando l’umanità libera di costituirsi come nascimento definitivo di pace contemporanea e nuova civiltà.
(06/06/2023)