L’archetipica fioritura dell’essere
Io vedo la terra non essere fin da principio. Acqua. Acqua per sollevare lo strato più acerbo della creazione. Poi, con la sedimentazione di ogni elemento, osservo l’escoriazione di una massa informe, ruvida all’occhio vigile ed al contatto aereo morbida. Oh! Accoglienza del suo nucleo ed esclamazione delle formule, fuoco apparentemente immobile che reca spazio all’inerzia lotta della temporanea cellula in armonia totale con l’apparato tutto del coefficiente vita nel divenire ligneo della parola. E il solstizio primitivo della voce si esprime con la sintassi invertebrata di ogni logica. Acqua. E vedo ancora acqua penetrare il bulbo etereo della creazione per l’ultimo compimento dell’archetipica fioritura dell’essere.
(12/04/2022)