Le mie labbra cercano la tua lode

Desidero i tuoi altari, Signore,
ove poterti servire in modo umile e degno,
offrendo tutto me stesso sulla mensa dell’amore
come sacrificio a te gradito.

Introducimi negli atri benedetti della tua santa casa,
o Padre giusto e buono,
sì che io possa trasfigurarmi alla tua presenza
ed esultare per la tua infinita grandezza.

Sì, mio Dio e mio re, il mio cuore pulserà della tua vita
traboccando in inni solenni e di ringraziamento
perché mi hai corretto nella prova
e mi hai salvato dalla umana perfidia.

Tu, o Altissimo, sei il Creatore di tutte le cose,
e tutte le creature devono prostrarsi
dinanzi alla tua onnipotenza
poiché ti sei fatto dono per esse.

Abitare presso la tua beata dimora:
quale sorte magnifica spetta all’uomo
che pone la sua volontà nella tua
e che libero si abbandona nella tua Misericordia.

Ecco. Sono stato concepito nella vecchiaia del peccato
che ogni uomo indossa come logoro vestito
per poi essere generato a vita nuova
nella giovinezza di ogni tua grazia che abbonda dai cieli.

Con te scavalcherò montagne,
tutte le brutture degli uomini disonesti,
e avanzerò da prode sui progetti empi dei malvagi
che calpesterai come fossero bruciata terra.

Il mio diritto è presso di te, non potrò vacillare.
Anche se il mio piede dovesse prestare il suo passo
alla violenza delle acque in tempesta
col mio spirito riposerei sereno in te.

Sei la mia giustizia: mi hai riscattato dalla mano iniqua,
dalla lingua ingannatrice e dal cuore infedele.
Concedimi di cantarti davanti ai tuoi nemici
e di narrare le tue gesta nella grande assemblea.

Padre mio, le mie labbra cercano la tua lode.
Che io possa mirare il tuo Volto nell’ora della salvezza
per ritornare ad essere luce di luce
in quell’eterno bacio che la Gloria celeste scatena.

(30/07/2024)