Per quanto abbisognassimo di granai allevati e di vivi feti da portare alle acque civili dei cieli potabili ci limitiamo alla sepoltura immemore del mimico frumento febbrilmente lasciato dissezionare dalle frange contaminate dei presenti. Questi, tra identità e tempi da calcolare, sono l’esaltazione contemporanea dei meno sostenibili limiti. Eppure lei, lei ha piovuto da se stessa se stessa, come un’autoimpollinazione dal moto costante, pur di allevare vita tra i cieli impensati e dirigere tutto il raccolto verso l’impensata vita di cieli allevati.
(08/02/2022)