Luoghi sintonizzati
dal clamore audace della tua presenza,
spazi sempre nuovi, ripidi,
come nemmeno cascate d’acqua
sanno riprodurre, replicare,
invadono le infinitudini veraci
che mi rendono
un tempo di creatura
in una età di euforico slancio.
Ed è il divenire tutto dell’essere,
che tende a gonfiare di vento e tenerezza
l’insieme delle nostre non perlustrabili anime,
a fibrillare di assoluta gioventù,
di primeva infanzia.
Chi le condurrà
presso le alture della vita piena
lo dica la stessa carne spirituale
che di velate trasparenze
si sta già trasfigurando
in afflati di maree incontrastabili,
lì dove cielo e terra non altro fanno
che incontrarsi nel mai domo bacio della pace,
dell’unione e della libertà.
Luoghi, questi,
sintonizzati dal clamore audace
della tua presenza
che di spazi e tempi sempre nuovi
mi avvincono di euforico slancio.
Io, età di una creatura
concepita nell’avveramento del nostro pluralizzarci
e che porta sulle sue labbra cerulee
l’eterno bacio del mio nome nel tuo.
(27/08/2023)