Vestendoti di fede
maturasti nella fretta
e da spietoso contadino
divenisti seme e frutto
In quel tempo non patisti
la propulsione sostanziale
d’un motore ben diverso
e sin dal giorno della festa
tra le mura del reale
costruivi le tue porte
forestiero a nude mani
per aprirle con il mondo
sui giardini dell’amore
che fiorivano in domani
La tua fede?
La tua fede?
Ha deciso di sposarmi
e nonostante i suoi millenni
è ancor più pura
è ancor più madre
e beata regna sulla Terra
da quello stesso e antico Altare
– 2007 –