L’io epifenomenico,
questa specie ineffabile, sempre più verbale, nella diatriba iconica delle natività, – che dovrebbe ottundere la deleteria ritmica delle ombre ravvolgenti le oscillazioni umane della parola, nel percorso della sua crescita -, svezzerà la creazione del vero nell’immutabile sostanza di esponenziali rivi di voci?
(01/01/2022)