Lo Sposo verserà vino nuovo
“Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.”
(Gv 2, 1-5)
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Nel mese dodicesimo, al giorno decimosesto del mese, nel ventiquattresimo anno della duemillesima età, vigilia dell’anno di grazia nel nome del Santo dei santi, alle ore tre e trenta minuti pomeridiani, dopo aver ricordato la Passione di nostro Signore Gesù Cristo e aver chiesto all’Altissimo pietà, e dopo aver invocato la sua Misericordia per me e per il mondo intero, la parola del Dio vivente è scesa su di me, in questi termini:
Potreste attingere
tanto di quel vino nuovo
da quegli otri
sapientemente conservati intatti
per voi,
eppure preferite altro.
Non perché ne siate sazi.
Avete assaporato
anche il vecchio
ed ora siete confusi,
vagando alla ricerca della festa.
Ma la festa non c’è.
Ed errate, sì,
e lo fate solamente perché,
così agendo,
certificate al mondo
la vostra stoltezza,
la stessa che, da sempre,
al mondo empio appartiene.
Dunque siete del mondo.
Certo.
E credete di dissetarvi
con cibo liquido
e di saziarvi
con pane spirituale.
Creduloni.
Lontani dal frutto della vita,
voi andate preferendo altro.
E, in questo,
dovreste intendere
ciò che voi ingerite
e lasciate che gli altri,
per vostra volontà,
ingeriscano.
Sì.
Idolatri del vostro essere
e del vostro destino,
siete la decadenza assoluta
di quegli animi saccheggiati
tra i popoli di tutte le nazioni
perché si offra
un empio sacrificio all’inutile,
un malvagio olocausto
ai dirimpettai dell’inesistente.
Sapete che siete nati tempio,
tempio del santo spirito di Dio Padre,
e che questo tempio è andato distrutto,
in modo irriguardoso e irreversibile,
a causa del vostro ingurgitare dell’altro?
Avete pianto sui cadaveri
che non esistono ancora
e che, forse, mai esisteranno.
Ciò che esiste, oggi,
di quei cadaveri,
è la vanagloria, la fame di potere,
la sete di vittorie,
la follìa del piacere vano
e della distruzione dei popoli.
Esistenze che non meritano di essere
in alcun modo menzionate
né come presenza né come assenza.
Del tutto vomitati da Dio.
Questa è la sorte
di chi si compiace di tali opere
e di chi glorifica se stesso e crea idoli,
costringendo anche altri a servirli.
Ecco. La bocca del Signore vi parla.
Egli è pieno di sdegno
verso chi pratica tali empietà.
La vostra casa sarà lasciata in balìa
delle oscure forze del male.
Le vostre passioni vi sopraffaranno
e sarete così ebbri di altro,
quando il sole piangerà
col sangue innocente di ogni tempo,
da non accorgervi
che nei vostri occhi
andrà spegnendosi il calore
di tutti gli altri astri,
mentre la luna partorirà una luce,
sette volte più grande della sua primigenia,
con le doglie di tutta l’umanità,
presente e assente.
Avverrà, in quel tempo,
prima che si compiano
i giorni ultimi e definitivi,
che i lupi saranno avvelenati
dal canto innocente delle colombe
e che gli agnellini si ciberanno di serpi
nelle campagne rese steppe
dal pianto giusto dei cammelli,
giusto perché approvato
dai quattro savi del Signore.
In quel momento accadrà
che vi ricorderete del vino nuovo
e cercherete di attingerne con violenza,
ma vi sarà concesso altro,
soltanto altro,
e ne berrete fino alla feccia.
Andrete vagando disgustati e vinti
alla ricerca della festa,
lì dove lo Sposo
verserà alla sua sposa e agli invitati
il vino nuovo, ancora.
Ma voi non sarete tra gli invitati.
Tantomeno per voi vi sarà mai più festa.
E ciò che avrete, con frode,
indicato agli uomini
come speranza delle genti
sarà a voi, e per quelli come voi,
rivelata col nome che più temete:
desolazione abominevole
e perpetua sconfitta.
Il vostro nome
sarà cancellato dal libro della vita
e chi lo ricorderà
sarà considerato maledetto
e giacerà daccanto a voi
a digrignare i denti
nelle fiamme gelide degli inferi.
Lì, dove il vostro verme non morirà,
il fuoco mai cesserà
e sarete un abominio per tutti.
Tutto questo avverrà, parola di Dio,
perché vi siete ribellati contro di me
voltandomi le spalle e il volto,
oracolo del Signore,
il cui nome è Terribile tra le nazioni.
(16/12/2024)