L’uomo contemporaneo alla malvagità

“Maledetta la loro ira, perché violenta, e la loro collera perché crudele!”

(Gen 49, 7)

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L’uomo che finge di non comprendere, pur di affermare con estrema veemenza la sua contemporanea malvagità, diviene egli stesso carne da menzogna. Ad attenderlo nel loculo della sua ragione sepolta saranno la sua ira, la sua stoltezza, la sua follia, che lo sfiduceranno della vita innanzi alla sua efferatezza criminale che galleggerà ultima, e non ai tempi ultima, nei suoi occhi divenuti ciechi alla luce e nel battito del suo cuore più non reattivo, ormai, alle insperate manovre della salvezza.

(03/10/2024)