Tumulti di putredini. Le seppellite ossa si ribellano alla terra e alle sue leggi. Organi devitalizzati sono preda delle angustie soporifere di una invalidata scienza. Cerca riparo la morte. Agonizza il mondo, nei suoi bosoni etici, per i quanti radioattivi e staminali, con tutta la chimica universale. Irreversibile, nel favorire l’embargo della fisica e del nucleare, avanza, contro il suo medesimo principio, l’enclave atomizzato del pensiero. Eutanasia delle formule cerebrali e delle loro retrovie sinaptiche: con ermeneutica flatulenza perfino i vermi tentano una tregua antropocosmica, pur di placare il morso incandescente di una parola fin qui ben tradotta. Per la rinascita dell’uomo, nei nomi del nome, l’implosione dei caos sarà inizializzata con anelito archetipico, in ordine al fenomeno elementare dei silenzi, dallo spirito demiurgo di ogni origine, nella trinitaria garanzia del nucleo e della monade, in ogni sua creazione primeva e definitiva.
(15/04/2025)