Lasciate putrefare mondi e gioie pur di sedervi ai tavoli della futile chiacchiera, della contesa sporca, adirati l’uno contro l’altro pur di ingoiare il verme attecchito al piatto sudicio delle vostre mattanze, sempre più legati a quel danaro che chiamate padre, dio, idolo incontrastato della vostra impotenza e di quella ipocrisia che vi rende simili proprio a quel verme che vi nutre le viscere di un cuore schiavizzato dalla nascita. Proprio come quelle lingue ariane che vi proclamano eroi di questo secolo, questo tempo sempre più breve che attende e non attende, semina e miete, nel florilegio del vostro umano concime ove mondi e gioie si putrefanno boicottati persino dalla zizzania.
(29/05/2022)