Nel reverberato io della sua nuova carne
Le sarà lieve la doglia,
senza il trauma del frastuono
che l’anima penetra con potenza elastica,
e innesterà mite,
con il flusso delle vertigini superstiti,
il boicottaggio delle fenomenologie tutte
censite per la supremazia escatologica
nella contraffazione fiera dell’estate.
Sì, le sarà lieve la doglia,
con inalveolata mutazione
tra le elementari soglie del passato,
come quando il tempo morde
sui precipizi delle insidie
e delle tracce sue furtiva l’ombra
solca l’immortale fiamma della vita
nel reverberato io della sua nuova carne.
(10/03/2022)