Quando i popoli tutti
fermenteranno per la paura,
per l’odio e per la ribellione
il plasma dell’accusa sorda
nel tonfo del delirio
i sorrisi degli ultimi
esaleranno cieli di voci,
canti paralleli
e promesse mattutine.
Allora germoglierà il propizio
nel sacrificio a me gradito
e a increato seme
svelerò la luce della vita
nel seno della mia parola.
Come stoppia insufflata dal vento,
in direzioni congiunte
riavvolgerò tra tempi di tempi
l’umana storia da principio a fine
per poi srotolarla da fine a principio.
In quel giorno io mi unirò a te
come un’aurora il suo manto,
sorella mia, sposa,
e con alla luce i cuori
abiteremo il frutto della gioia
nel territorio infinito d’aprile.
(06/03/2022)