Nell’aurea consustanziale dell’essere
«Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?”. Ma Gesù gli rispose: “Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia”. Allora egli lo lasciò fare.»
(Mt 3, 13-15)
Postulare un continuum cognito dei paralleli andanti sulla inafferrata matrice d’aria in iperboli di dotta oltracotanza: le greggi transumano e gli armenti, gli armenti languono per lo spurio letargo del femmineo ingegno dottato dalle già ingravidate acque (è compiuto, terra. Il loro disaccordo si completa nell’ottenebrata sistola di fango.) che assentono, inviolate e figliastre, sulla perpetrata formula che reca fuoco allo spiro inanimato nell’aurea consustanziale dell’essere.
(10/01/2025)