«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24, 5)
C’è chi contempla ciò che ha già senz’affatto saperlo.
Dovrebbe, dunque, cercare dentro di sé
quel che crede collocato ben altrove, al di là.
E così, come in natura per la primavera accade
altrettanto avviene per l’uomo,
nelle diverse stratificazioni dell’essere.
Oh, a quale beatitudine questi è chiamato
quando s’avvede che l’alto cielo gli giace nel cuore,
schiuso come una carezza che si chiede ad un padre.
(18/05/2020)