Oggi ho abbracciato il Mondo ed il Mondo ha abbracciato me.
Mi sono svegliato ed ho subito pensato a Dio.
Poi ho acceso uno stereo, costruito probabilmente dagli Asiatici, ed ho ascoltato uomini Americani cantare.
Poi nella toilette ho utilizzato un sapone probabilmente creato da mani Orientali e che oltre me lo utilizza una buona fetta di Europei.
Sceso da casa, ho preferito utilizzare l’ascensore, con probabile meccanica Giapponese.
E per strada entrando in Chiesa per un saluto, mi sono incrociato con un Uomo di Colore.
Ho fatto colazione e oltre ai miei concittadini ero in contatto con altri italiani attraverso i Mass Media, che trasmettevano musiche Anglosassoni.
Finito il momento della prima colazione, mi sono avviato a piedi verso la più vicina fermata del bus, e nei negozi v’erano vestiti manufatti nella stragrande maggioranza da BAMBINI.
Salito nel bus, avendo avuto la possibilità di sedermi, ho dedicato qualche minuto alla lettura.
Ed ho aperto un libro con carta Italiana, scritto da un Afro-Americano che parlava, tra i tanti suoi splendidi pensieri, d’un sogno: quello della non violenza.
E grazie a Lui ho viaggiato dal Mississippi all’Oregon, fino a leggere la dedica per quest’Uomo da un Presidente degli Stati Uniti d’America.
E così sono sceso dal bus e sono giunto nel luogo di lavoro.
E da qui, ora, sto scrivendo attraverso il world wide web e la probabilità che mi legga un Uomo o una Donna di una qualsiasi Etnìa non è poi così bassa.
Ed io continuo ad abbracciarli.
Ecco, oggi io ho capito che Noi siamo per il Mondo e che il Mondo è per noi.
Abbracciamoci nel Mondo abbracciando il Mondo, e quando apriamo gli occhi al mattino desideriamo, con tutto il cuore, dire, dopo aver ringraziato il Signore per questo meraviglioso dono dell’esserci, d’Essere più Luce, ancora più Luce!
(Scritto tra il 2005 e il 2007)