Ossa secche



Ad ogni uomo il suo affanno, questo il meticoloso riserbo che l’Altissimo si è preservato per ogni vivente. Infatti, chi può considerarsi libero da tale giogo se non quella carne alla quale non è più permessa facoltà di respiro e di pensiero?

Eppure su di essa

è il mio braccio snudato,

dice Dio, mio Signore,

per ricordarmi del mio stesso anelito

e così concederle la mia primizia

nel giorno della misericordia,

quando anche le ossa secche

pulseranno con la parola

a ingenerato spirito.

Per l’alleanza concessa ai vostri padri

abbiate speranza nella fede

e fede nella speranza

poiché sarete voi stessi

gli artefici primi

delle mie beate promesse.

Ecco.

Verranno giorni in cui

farò uscire il vostro sguardo

fuori dalle vostre bocche

e vi solleverò

da tutti quei sepolcri

che voi stessi

avete costruito.

Parlerete con la lingua dei muti

e questi vi sorrideranno

con gli occhi dei ciechi:

in quel giorno riconoscerete che io,

l’Eterno,

sono il Signore che vi ha generati.

Tornerete a me

come soltanto io torno a me

poiché questa è la mia volontà

ed è già scritta,

è già avvenuta oltre ogni storia.

(24/01/2023)