“Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?” (Sal 8, 4-5)
Di vile raccolto, umiliato tra cenere e carne, io conosco il di me stesso uomo in opera creatrice sino a trapassare il tuo spiro, verbo che tutto sostanzia, per accadere nel tuo avverrà.
(26/10/2022)