Quando carnea e bruna esordisce in me la tua voce
Non ho smarrito il pensiero
che ho per taluni, per talaltri,
ma mi abita una parola, amore,
una parola che va già occupando
la dimora del diurno sapere.
Preludio e silenzio.
E il mio tutto e il mio niente
avverto che essa va osservando,
completamente incorrotta,
nella nuda consapevolezza
di essere a sua volta contemplata
da ciò che anche il mio sguardo più profondo,
nel consueto andare dei vividi riflessi
dei più fecondi attimi, adesso non evita.
Silenzio e preludio.
E il suo niente e il suo tutto
frequentano il timore che mi nutre, il timor di te,
quando carnea e bruna, amore,
esordisce in me la tua voce
come un bacio delicato, privo d’ombra,
inviso inutilmente dai poteri forti dei taluni, dei talaltri,
e partorito a fiore senz’alcuna doglia dalla folgore.
(30/10/2024)