“Prima che Abramo fosse, Io Sono.” (Gv 8, 58)
Credevano che la sua era una dottrina sconosciuta ed erano convinti che la stessa proveniva dal demonio, dal male. Duri di cuore, non compresero che quella che consideravano una dottrina in realtà non altro era che la legge che compiva ogni legge e i profeti e che questa proveniva dall’alto. Loro, che si fregiavano di avere Abramo per padre, erano i veri figli del male, del demonio. “Generazione incredula e perversa, fino a quando, fino a quando vorrete tentare colui che dal cielo è disceso?” Credendo in lui si sarebbero salvati dalla morte, la morte dell’anima. Così non fu. Chi era costui che avrebbe potuto salvarli da morte, chi credeva d’essere se perfino i profeti avevano conosciuto la morte stessa? E, gettatolo fuori dal tempio, quella mensa dai piatti ancora bollenti per essere lavati, tentarono di lapidarlo. Ma egli, a piatto intinto, a preghiera elevata per sé e per i suoi, non gli rivolse lo sguardo.
(09/09/2021)