Ci siamo collocati
tra la confusione del giorno
e la dispersione della notte,
ma tra i sì e i no del mondo
in verità noi
non cerchiamo alcuna risposta.
Soltanto caldo, luce, canto
che s’interpolano
al freddo, al buio, al silenzio,
in un sodalizio di opere
che fino in fondo si attraggono
pur di manifestare
la loro multipla valenza.
Così la materia cerca il sangue,
entrambi dominati dalla volontà
mai acerba
di elevarsi a quegli opposti
che compongono
il panorama orizzontale del caos.
E il freddo diviene preda del caldo,
il buio l’accenno di un cielo
che può finalmente stendere
il suo infinito lenzuolo
acceso di stelle
sopra la terra
e il silenzio,
il silenzio è per coloro che
come noi
si ritrovano uniti
in una sola burrasca nel sole.
Oh! Questo mondo che non vuole essere.
Meravigliamolo,
affinché la fine sia solo l’inizio,
l’inizio della più grande cerimonia d’amore.
Cominciando dalla loro,
dalla nostra.
(18/03/2024)