Prima che il commiato della legge partecipi come una e terza persona di mezzo a voi, ebbene, non saprete da quale parte sedere in quel giorno, da quale lato porre la testa sul giaciglio, verso quale cielo porre rifugio per la vostra lingua, figlia volgarissima di un’accozzaglia d’opere tanto miscredenti quanto infami. Se avreste prestato ascolto, se vi sareste degnati di esaminare. Ma voi siete progenie cullante i propri interessi nella tomba della propria stirpe e dei suoi dimenticati figli, di là da ogni luce mal recriminata come obiettivo di messa a fuoco d’assalto. Sia l’ignorante tra voi, dunque, a riempire di giacimenti armati anzitutto di carbonio e di sassi i vostri occhi pigri e increduli e ne avanzino pure per le vostre tasche, aperte a qualsiasi alleanza di potere per il maggior possesso. Babele non osa più contristarsi. È inquieta perché la sua maledizione non è più la sua maledizione ma, come predetto nei tempi delle deportazioni dei monti e delle acque, essa è stata ceduta alla vostra causa maligna per acquisita eredità. Che hai da esultare con quel pugno che chiude in sé l’ingordigia tutta del genere umano? Ecco, dice l’Altissimo – mio Dio. Verranno giorni nei quali si diranno beati i ciechi perché l’angelo del Signore spalancherà per sempre i loro provati occhi. Voi sarete il primo sussulto dei loro sguardi quando fuggendo ve ne andrete nei loro campi a cercare un messaggero di pace che faccia da ultimo e savio linguaggio per la vostra giustizia, progenie bastarda delle peggiori doglie di questo mondo. Quanto al momento e a quel parto, non vi sarà dato che un giaciglio dove porre il vostro capo il quale tenterà di aprire i suoi occhi per guardare avanti, per mirare il cielo. Sarete seduti sulla vostra coscienza di catrame a pulire di catrame la vostra coscienza. Inutilmente. Ecco. Io stesso condurrò la vostra stirpe presso la stirpe di Babele e sarà quest’ultima a condannarla per ogni vostro misfatto, quale oltraggio più grande. Perché la vostra esistenza è diventata un abominio per la mia creazione e una bestemmia che, sola, vale la vostra condanna. Anche per la vostra giustizia. Senza sentenza.
(31/03/2023)