Non ti contengo.
Linearità di ogni perlustrato evento,
delle audaci sommosse della ragione.
Il tuo volere, malgrado noi,
non m’appartiene.
Sei la complessa peculiarità
di quello spasmo cerebrale
che attanaglia troppi popoli
alla dimensione del terrore.
Conformarsi al tuo dramma
equivale al desistere.
Prigioniero di guerra
e antagonista primo dei viventi
aneli soltanto
alla distruzione definitiva degli uomini
per i quali sei apparente potere
e violento veleno.
No. Tu non mi contieni pensiero.
Appartengo
al volere primo e ultimo della creazione
entro il quale, dal suo quieto essere,
io sono vissuto, vivo e vivrò,
cerimonia solenne del reale e della verità,
sino alla compenetrazione compiuta degli altrove.
(18/08/2024)