Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.» (Gv 6, 68)
Da chi andremo? Non lasciare che il nostro dubbio, la nostra mercede, siano inaugurati da una disperata mancanza di fede. Tu che hai liberato la nostra coscienza dai mali recenti, remoti e prossimi, necessitiamo di acquisire nozioni di amore, equivalenze di fraternità. Avanti vogliamo correre; facci estorcere dal tuo incontaminato petto l’acqua della pace, dalla sorgente viva della tua semplicità la perfezione dei comandamenti. Sì, desideriamo ambire a quell’amplesso puro e definitivo affinché il nostro vanto risieda sul trono della tua sofferenza, poiché solamente così sarà pure nostra la tua onorabilissima croce. I tuoi chiodi, adesso, nelle nostre mani, il tuo cuore trafitto sia un fiume di misericordia che fuoriesca dal nostro sangue immolato, le spine che ti hanno coronato il capo ci stringano pure le labbra, cosicché le uniche parole che potremmo non tacere corpo nel corpo, mente nella mente, spirito nello spirito eromperanno nell’aria che vibrerà per tanta sevizia subita. E così, Signore, non lasciare che questa terra sia inanimata: soltanto tu hai parole di vita eterna.
(29/04/2021)