La parola è l’espiazione del fiato.
Oltre la parola non esiste adattamento alla parola poiché non esiste una parola adatta.
La parola è iniziazione e compimento della sua prole, spinta inesausta di una profusa concezione genealogica.
La parola, pur non restando in uno stesso spazio, tempo e dimensione, è il principio costante del virgineo albore.
Il creato, ogni creatura e la stessa creazione, trovano la propria ragione d’essere nella complessiva semplicità della parola.
La parola penetra tutto e al tutto rimane impenetrabile la parola.
La parola è l’unica coniugazione dello spirito.
La parola era in principio. E il principio è la parola.
La parola si è incarnata dimodoché l’uomo più che dimorare nel mondo fosse abitante della verità e abitato dalla parola.
Figlio mio, per poter parlare, la parola necessita del tuo cuore. Per poterti parlare, invero, la parola necessita del tuo silenzio. Ecco perché i morti non parlano. Ricordati di questo e in lei vivrai.
(21/06/2023)