Dell’eco di un ubiquo sentimento
sono il colpo d’ala di cui se ne conserva il suono
e l’ampiezza, l’emersione e la memoria.
E come rondine posseduta dal vento
schierata nella terribile formazione dei cieli
il mio cuore, prossimo e mai trascorso,
liberato dalle gravezze terrene,
migra verso la perpetuità primaverile
per unirsi al suo ingenerato battito
sulle vette fiorite nel petto della domenica.
(28/02/2022)