Sull’innocenza e sull’infanzia
La verginità è uno stato di grazia permanente. Non riguarda il fisico.
Oggi, come sempre.
Chi ha perduto l’innocenza (e non l’infanzia) non può, in
alcun caso, considerarsi vergine.
E cos’è l’innocenza, replicò l’infanzia.
Ciò che mai smette di meravigliare il creato con se stessa.
E viceversa.
Magnificando si magnifica.
Per natura si ama e non si ama per natura.
L’infanzia, sobillando, se ne ritornò nel suo stato fanciullesco
rapita dal tempo dello stupore, nonché da quello della meraviglia.