Come sorto dalla ferita per un morso da cane questo nuovo giorno ha l’attributo principe di ringhiare sul mondo nei suoi soliti daffare ad esondato dolore. Eppure bronzee sono le risa dei bambini che si odono per i prati baciati dai raggi caldi di un sole che attinge la sua risalita fittizia dalla esuberanza di cuori ancora privi di quel male che assorda la terra incatenata dallo zenit al nadir, tra cieli mobili, ai voleri dei suoi aguzzini.
(30/11/2022)