Al buio il buio ci cerca,
coi suoi disperati occhi,
per inumidirci,
per renderci simili
ai tralci secchi
delle sue indaffarate lacrime.
È una battaglia, la sua.
Una completa pace, la nostra.
Nel silenzio,
che al silenzio soltanto appartiene,
ci abbandoniamo
nell’abbandono dei corpi.
È la supremazia
della veglia più vergine.
Il mio pensiero si annulla
nella voce tua amata
per rinascere parola
nella tua fame sensoriale
in un riverbero
di aleggianti emozioni
che supera i confini del suono,
carezzandoli.
E l’anima tua
diviene la piena gioia della mia
nell’avvento di un abbraccio,
l’ennesimo,
quando la comunione delle volontà
eleva il nostro ascolto
presso le sinfonie ultime
della visione,
lì dove né terra né mare
potrebbero mai appesantire
il nostro canto primigenio,
vibrazioni solfeggianti l’essere
e la sua medesima creazione
tra uno stormo d’amore
oltrepassante ogni diapason
per identificarsi
come ultimi e primi
in un cielo neonato e maturo
tra maturi e neonati cieli
cullanti l’aurorale cupola
della nostra viva vigna celeste
stillante firmamenti di mondi,
eternità…
(28/07/2023)