Il tempo ci appartiene
e questo grande mistero
è il nostro.
Perché dovremmo
voler declinare
nell’ora più buia
tutta la sua meravigliosa opera?
Forse perché ci chiama,
l’uno e l’altro.
Sì, ascolta
come ci chiama per nome
senza respiro, senza voce,
ma con la forza
della sola passione.
Ho tanto amato,
ho così amato
il tuo essermi dentro
che adesso non voglio sciogliermi,
no, non posso sciogliermi
da quest’ora.
Desidero che il tuo starmi avanti
sia gioia per te
e luce per tutti coloro
che non la conoscono quest’ora.
Oh, i miei occhi fioriscono
nei lineamenti immutabili
dei tuoi presagi!
Ho una gioia grande
in questo mio sogno
e nessuno, nessuno
me la potrà guastare o cancellare
poiché tu sei sveglio in me:
sei la più severa condanna
per le tenebre.
E io sono il giorno adesso,
e tu sei la luna ed il sole
che si amano senza distanze
in un firmamento
di stupenda pace
sorto tra un cielo e una terra
che mai più passeranno.
Come il nostro amore,
libero,
in quest’ora più buia,
che vuole abbracciare
il mondo intero
per destarlo dalla sua lunga notte
e fargli vivere per sempre,
con noi,
l’estate più ariosa:
il concepimento dell’aurora,
le prime luci dell’alba,
dalle profonde radici di un sogno
che si muterà per esso in giardino,
anima mia. E padre!
(05/10/2023)